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Edizione 2008

 

Con il “Premio Letterario Firenze per le Culture di Pace ”, giunto nel 2008 alla sua terza edizione, si vuole fornire un contributo per la convivenza e il dialogo ed estendere una coscienza di pace, dando voce a chi desidera comunicare in forma artistico-letteraria le proprie visioni del mondo, le riflessioni sulle difficoltà o sulle possibilità di pace fra gli esseri umani nel nostro pianeta. Credo fondamentale che soprattutto i testi più significativi così raccolti possano circolare ed essere diffusi come testimonianze in grado di suscitare e stimolare riflessione, attenzione, partecipazione. Fra gli scritti premiati lo scorso anno mi piace ricordare la toccante testimonianza di Luigi Sicuranza “Da farfalla a bruco” – l’improvvisa scoperta di un male inesorabile e l’avventura umana di riuscire a costruire in queste circostanze un profondo cammino di pace –, così come il testo di Domenico Guarino dal titolo “Il mio nome è mai più”, che sta attualmente riscuotendo un significativo successo nella sua versione teatrale. Nell’edizione 2008 il Premio per la sezione editi è stato assegnato a Heidemarie Schwermer con “Vivere senza soldi” edito da Aam Terra Nuova, un testo già diffuso e molto apprezzato in Germania, in forza dell’attualità dell’esperienza che l’autrice vi racconta e dalla sua coniugabilità al tema della Pace e delle sue culture.

Anche per la sezione inediti sono pervenute molte opere, dall’Italia e dall’estero. Quelle prescelte toccano argomenti assai diversi, come sintetizza efficacemente il coordinatore scientifico del Premio Marco Marchi nel presentare con Angela Staude Terzani i “Racconti per la Pace” 2008: ”Gli orrori della guerra anche a guerra finita traumaticamente sperimentati sulla propria pelle da una bambina, l’appassionata solidarietà di due giovani fiorentini che, appreso del terremoto di Gemona del maggio del ’76, subito si mobilitano, la storia di un café, per turisti e non, in Tibet; e ancora il racconto di un imprevisto riconoscimento alla mensa universitaria di Zurigo tra due studentesse di nome Miriam e Lena, che fa scattare ricordi dolorosi e interrogativi storicamente implicanti, un reportage dall’Iraq e dal Libano, ambedue, nella loro diversissima originalità espressiva e testimoniale, all’insegna dell’amicizia e dell’incontro fra i popoli”. Vorrei segnalare inoltre tra gli editi altri tre testi apparsi alla commissione giudicatrice del Premio meritevoli di attenzione: ”Il guardiano dei giardini del cielo” di Giovanni D’Alessandro, Edizioni San Paolo, per la bellezza e il messaggio di alcuni dei racconti presenti in questa raccolta, ”I principi elementari della propaganda di guerra” di Anne Morelli, Edizioni Ediesse, una ricerca importante sulla creazione del consenso di massa all’entrata in guerra, dalla prima guerra mondiale agli attuali conflitti in Medio Oriente, e ”Come amare le viole del pensiero?” di Nora Pincherle, Ibiskos Editrice Risolo, lucida e commovente testimonianza di una donna italiana sopravvissuta al campo di concentramento di Ravensbrück.

Marco Romoli – Presidente di “Un Tempio per la Pace”

I VINCITORI DEL 2008

EDITI

Vivere senza soldi – Heidemarie Schwermer Editrice Aam Terra Nuova Firenze, 2007.

INEDITI

La guerra è guerra – Caterina Arletti, Firenze

Un giorno onesto – Marco Baccei, Firenze

Un filo d’erba sotto la tenda di ieri – Bert D’Arragon, Pistoia

Assadakah (Reportage dal Libano) – Enrico Pili,Cagliari

Ser cha ua (Ti porto sugli occhi) – Iole Pinto, Siena

Quali erano i cattivi? – Marco Piras, Meggen, Svizzera